Giudizio super positivo, anche per la nuova aspirante strega che l'altra sera ha ricevuto il suo benvenuto a Hogwarts.
lunedì 30 luglio 2007
Sano protagonismo harrypotteriano
Giudizio super positivo, anche per la nuova aspirante strega che l'altra sera ha ricevuto il suo benvenuto a Hogwarts.
Un film da ricordare

E' uscito qualche tempo fa nelle sale e ha suscitato un pò di scalpore perchè consiederato cruento.....Sto parlando di APOCALYPTO!
In realtà penso che tutte le critiche al riguardo siano prive di fondamento, non è certo più cruento di tutti i film di ammazzamento vari che si vedono in TV, e certo lo è meno del filmato in diretta dell'impiccagione di Saddam....
E' un bel film, e anche se in lingua originale è seguibile...l'ambientazione è bella, la colonna sonora è suggestiva, io me l'ascolto spesso, mentre studio anche, è piuttosto rilassante.....poi gli attori sono dei fichi paura, quindi.....
Scherzi a parte il film fa vedere i costumi e gli usi di una società antica, e cerca di dare una interpretazione sul perchè sia "finita"....
L'emozione bella che ho provato guardando questo film, poi, è legato ad un libro, guarda un pò, di Isabelle Allende, La città delle Bestie. Ho visto il film dopo averlo letto e mi pareva di conoscere già i luoghi o i suoni, perchè l'Allende me li aveva già fatti conoscere.....Se quindi non avete nè visto il film, nè letto il libro, allora vi do un consiglio: prima il libro, poi il film (le due storie non sono legate minimamente, solo il luogo li accomuna), ne rimmarete soddisfatti!!!!
sabato 28 luglio 2007
Lo spirito di Euterpe

"Ci sono dei personaggi che, quando li incontri, è per sempre. Non è una novità questa; e parlo di incontri nelle pagine dei libri. Chi legge ha, su chi non legge, anche questo vantaggio: di vivere quasi due volte contemporaneamente, non soltanto nel mondo reale, ma pure in quello della fantasia. Le sue conoscenze, e spesso le sue amicizie, non si limitano a personaggi in carne ed ossa: comprendono anche la gente fatta di puro spirito, di invenzione, come quella, che appunto, popola i romanzi”.
Milo Milani
Ecco perchè tanto a lungo mi soffermo sui libri, sui loro contenuti....perchè sono tra i soggetti più cari che mi circondano, vivere senza di essi mi sarebbe impossibile......
Lisa
sabato 21 luglio 2007
Eccovi davvero una bella storia.....
Mille splendidi soli
Fresca di lettura arrivo a parlarvi di questo bellissimo libro, scritto da Khaled Hosseini. La storia è molto triste e toccante, ha come protagoniste due donne Miriam e Laila, a cui il destino riserva una vita difficile, in un paese dove per le donne non è stato facile vivere in passato e non lo è tutt'ora. Ma l'altro protagonista è l'Afganistan: l'autore ripercorre la sua storia attraverso le vicende di Laila e Miriam, ne ricostruisce i drammi, la distruzione e la speranza. Soprattutto l'attenzione è incentrata su Kabul, che viene magicamente descritta nei giorni prima delle innumerevoli distruzioni che l'hanno coinvolta. Per poter descrivere questa città l'autore rievoca i versi di una poesia, di Saib-e-Tabrizi, poeta persiano del XVII secolo, da cui poi è tratto il titolo del libro.....
non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che brillano dietro i suoi muri...
Il libro è insomma una splendida finestra su un mondo, un paese lontano, che l'occidente vede per lo più solo come un covo di terroristi, o luogo di vita di poveri ignoranti. Non è così, si mettono alla luce tante cose: la cultura, le speranze, le tradizioni religiose. Le figure maschili del libro sono poi varie, positive e non, ma reali e rappresentanti di una realtà che non è tutta estremismo.
Non voglio svelare i dettagli della trama, perché questo è un libro da leggere tutto d'un fiato, gustando amarezza e speranze, con colpi di scena inaspettati...e soprattutto perché le emozioni e le storie di vita narrate non meritano di essere riassunte in poche parole.
Riporto comunque alcuni passi.
“Chiuse gli occhi e si concentrò. Con il trascorrere del tempo a poco a poco si sarebbe stancata di quell'esercizio. Avrebbe trovato sempre più estenuante quel suo rispolverare i ricordi, risuscitare ciò che ormai era morto da tempo. Sarebbe arrivato il giorno per cui non avrebbe più sofferto per quella perdita. [...] La sua mancanza non le sarebbe più pesata come ora, perché ora, il dolore della sua assenza non le dava più tregua”.
( tratto da Mille spendidi soli, di Khaled Hosseini, ed. Piemme, giugno 2007, pag. 196).
“Mariam non avrebbe saputo dire quante volte la cinghia avesse colpito Laila, quante parole di implorazione lei stessa avesse gridato, quante volte avesse schivato il groviglio di visi, di braccia, di scudisciate, prima di vedere delle mani che si aggrappavano al viso di Rashid, gli strappavano i capelli, unghie scheggiate che affondavano le mani nelle sue mascelle e gli graffiano la fronte. Quanto tempo fosse passato prima che si rendesse conto con costernazione, ma anche con sollievo, che quelle dita erano sue”.
( tratto da Mille spendidi soli, di Khaled Hosseini, ed. Piemme, giugno 2007, pag. 361).
“A Laila sembrava strano ritrovarsi di nuovo a Kabul. La città è cambiata. Ogni giorno vede gente che mette a dimora nuove pianticelle, ridipinge le vecchie case, porta mattoni per costruirne di nuove. Si scavano canaletti di scolo e pozzi. Sui davanzali Laila vede fiori interrati in vasi ricavati dai gusci vuoti dei razzi dei mujahidin – i Fiori dei Razzi li chiamano gli abitanti di Kabul”.
( tratto da Mille spendidi soli, di Khaled Hosseini, ed. Piemme, giugno 2007, pag. 424).
Spero di avervi invogliato almeno un po' a leggere questo libro, per poter conoscere una bellissima storia, e poter arrivare ad affezionarsi un po' ad un paese troppo disgraziato, ma meraviglioso allo stesso tempo.
Lisa
martedì 17 luglio 2007
Dove l'amore perde?

Joestein Gaarder
Se si ha voglia di leggere una bella storia e filosofeggiare allo stesso tempo, allora un salto nel mondo di J.G. È quello che ci vuole....Vi segnalo “l'enigma del solitario”, “Vita brevis”. Due bellissime storie. Davvero!
A proposito di Vita Brevis....
E' una lettera d'amore di Flora Emilia a Sant'Agostino, la storia di una passione, che penso appassionerà i sancaglianesi & co...
Lisa
“NON CREDO IN UN DIO CHE, PER SALVARE L'ANIMA DI UN UOMO, COSTRINGE UNA DONNA A SPRECARE LA PROPRIA VITA”
(DALLA LETTERA DI FLORIA EMILIA A SANT'AGOSTINO )
lunedì 16 luglio 2007
L'amicizia di Martin Luther King Jr.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
E' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un'assicurazione che sarai amato a tua volta! Non ti aspettare amore indietro; aspetta solo che cresca nei loro cuori, ma se non succede, accontentati che cresca nel tuo.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze; possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sorrida.
Un pò si mitologia rivisitata

Insomma quando per la prima volta sono entrata in quel mondo, me ne sono letteralmente innamorata, e non l'ho più lasciato. Ho fatto il liceo classico solo per amore di una società antica, dei suoi miti e della sua storia, e a cose fatte ne sono più che contenta. L'amore per la mitologia greca si è poi ampliato e ha lasciato spazio alla mitologia tutta dalla nordica alla africana, a quella degli indiani d'america, etc, fino ad arrivare a quella fantasy grazie all'Omero moderno che è stato Tolkien.
Questo mondo però è un pò aulico, perchè è scritto da autori antichi, con un linguaggio un pò prolisso, e insomma noioso a volte, ma bellissimo. Avere il canale giusto d'accesso può facilitare la divulgazione di questo mondo, anche col rischio di "barbarizzarne" la forma. Eppure è una necessità sempre più sentita.
Così vi segnalo due autori che hanno cercato di riscrivere l'Iliade e l'Odissea in chiave moderna, in volumetti accettabili....Ovviamente non sono come gli originali, ma rendono l'idea molto bene, e la lasciano acceddere ai nostri tempi e ritmi.
Il primo è "Omero, Iliade" di A. Baricco, (ecco che ritorna il must), e ripercorre le tappe della bellissima storia, facendo parlare i personaggi stessi....in realtà è una serie di monologhi, infatti è stato pensato per una rappresntazione teatrale. Il tutto è reso beinissimo, l'autore ad inizio libro spiega i suoi perchè, cosa c'è di diverso e perchè....
Il secondo è "Dicono di Odisseo", di Imme Dros, dove l'autrice olandese ripercorre le avventure di Odisseo, noto ai più come Ulisse, attraverso una serie di racconti dei vari personaggi del racconto che narrano a Temaco le sorti del padre..
Riporto qui un passo:
"Il racconto di Mentore
Tornare a raccontare del passato? Tornare a raccontare della partenza di Odisseo?
La storia telemaco la conosci ormai meglio di me...Ma sia come vuoi. Ascolta
[...]
Appena il vento fu propizio, le navi fecero vela per l'aulide. Le vedo ancora allontanarsi all'orizzonte. Dodici navi nere". (tratto da Dicono di odisseo, di Imme Dros, Salani Editore)
Entrambi riescono a cogliere la bellezza dei due capolavori della poesia umana, alla base di tutta la storia della letteratura occidentale.
Non mi resta che augurarvi buona lettura
sabato 14 luglio 2007
Una bella poesia di Cecco Angiolieri
s'i fosse vento, lo tempestarei;
s'i fosse acqua, i' l'annegherei;
s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;
s'i fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristiani imbrigarei;
s'i fosse 'mperator, ben lo farei;
a tutti tagliarei lo capo a tondo.
S'i fosse morte, andarei a mi' padre;
s'i fosse vita, non starei con lui;
similemente faria da mi' madre.
Si fosse Cecco com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
Questa è la poesia più famosa e conosciuta di Cecco Angiolierim che con la sua Becchina, prendeva in giro la Beatrice di Dante, insomma era il poeta più alternativo del suo tempo....
De andrè musicò poi questa poesia, e la sentiamo così:
E diciamola che la poesia è tanta, l'umore un pò meno..................... Lisa
Lorenzo il Magnifico insegna la felicità
Insomma siamo felici e lieti e godiamoci le cose come vengono, che domani non si sa cosa può accadere, della serie "dont't worry, be happy"....... Lisa
giovedì 12 luglio 2007
Una bella storia....
Il falenino
e
la stella
Una piccola falena d’animo delicato si invaghì una volta di una stella.Ne parlò ai suoi amici e questi gli consigliarono invece di invaghirsi di un abat-jour.
“Le stelle non sono fatte per svolazzarci intorno”. Disse un suo amico falena. “Le lampade, a quelle sì puoi svolazzare dietro”…“ Si ha ragione” – disse un altro amico – “Almeno lì approdi a qualcosa, invece andando dietro alle stelle non approdi a niente !”.
Il falenino rimase deluso delle loro parole, ma non diede ascolto né all’uno né all’altro. Ogni sera, al tramonto, quando la stella spuntava s’avviava in volo verso di essa e ogni mattina, all’alba, se ne tornava a casa stremato dall’immane fatica.
Un giorno uno dei suoi amici gli disse: “Non ti bruci un’ala da mesi, ragazzo mio, e ho paura che non te la brucerai mai. Tutti noi ci bruciacchiamo ben bene volteggiando intorno alle lampade di casa. Su avanti datti da fare, vai a prenderti una bella scottatura!
Un falenotto forte e robusto come te senza neppure un segno addosso!”.
Il falenino, stanco delle continue prese in girò, lasciò stare i discorsi dei suoi presunti amici, e non andò a volteggiare intorno ai lampioni di strada né intorno alle lampade di casa: continuò ostinatamente i suoi tentativi di raggiungere la stella, che era lontana migliaia di anni luce.
Lui credeva invece che fosse impigliata tra i rami più alti di un olmo.
Provare e riprovare, puntando alla stella, notte dopo notte, gli dava un certo piacere, lo rendeva felice, tanto che visse fino a tardissima età. I suoi amici, che tanto lo prendevano in giro, invece erano morti tutti bruciati ancora giovanissimi.
Questa storia mi è stata raccontata qualche tempo fa…non so dire chi sia l’autore…, ma mi piace riportarla e parlarne, perché in essa ci vedo un buon significato. La stella e l’abat-jour possono significare molte cose: il bene o il male, le cose vere o quelle di moda superficiali, i new global o pro global, etc. Ognuno può vederci molte cose. Io ci vedo una perla di saggezza che ci dice che nella vita è importante soprattutto saper guardare a se stessi, saper seguire i propri desideri e passioni, senza vergogna, essere ciò che si è, senza timori, perché tanto chi ti “prende in giro” si brucia alla abat-jour, mentre chi sa apprezzarti vola con te verso la stella…… Lisa
martedì 10 luglio 2007
Riflessioni da Post Seminario
Ciò che abbiamo appreso dal seminario,
di Elisa Tofani
Ma la cosa più importante di tutte è che abbiamo visto, con i nostri occhi, come un seminario possa ispirare un'artista celata dietro una studentessa universitaria, che è stata ispirata a tal punto da dar vita ad un opera gaudiana-froidiana, che forse vuol rappresentare il desiderio di una donna energica, metà cavallo, di andarsene in un bel prato a guardare i fiori, le papere, le farfalle, magari in bici, e di dar vita quindi ad una riqualificazione urbana più naturalistica possibile....o forse no!
A voi giudicare.
lunedì 9 luglio 2007
Il mal dell'intelletto
Le bestie vivono
la loro vita
naturalmente
e son contente:
la pancia piena
e il corpo sazio...
L'Uomo ha lo strazio
della ragione
che gli propone
mille problemi:
non basta il cibo;
nemmeno il sesso
ben soddisfatto;
vuole la fama;
vuol la moneta;
vuole il rispetto;
vuol la cultura
senza fatica;
vuol la bellezza;
vuol l'eleganza;
vuol la speranza
d'un gran futuro;
e non si sente
mai soddisfatto
perchè il destino,
anche se fausto,
non gli concede
la sicurezza
della completa
soddisfazione
dei sogni suoi.
Che gli resta da fare:
Maledire la ragione?
Arnoldo Foà
-Giugno 2001-
La ricetta per una buona vita
Desiderata
Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi una loro storia. Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde. Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine. Al di là d’una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito. Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d’essere felice.
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Manoscritto del 1692
trovato a Baltimora
nell'antica Chiesa di San Paolo
Un pò di poesia vera non guasta......

Taci, anima stanca di godere.
di Camillo Sbarbaro
"Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (all'uno e all'altra vai
rasegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non d'ira o di speranza,
e neppure di odio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremo
non è vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato...
Invece camminiamo,
camminiamo io e te sonnambuli.
E gli allori son alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ho la voce
la sirena del mondo, e il mondo è grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso".
Tra la Cina, il Tibet e l'Afganistan
Il primo libro è La strada celeste, storia d'amore e d'avventura di una donna cinese in Tibet, di Xinran. L'ho comprato per caso, perchè uno dei miei sogni + grandi sarebbe andare in Tibet, e allora leggo molto al riguardo. E' proprio una bella storia, sempre di quelle made in china, quindi sul filo struggente malinconico, ma bella. Soprattutto perchè descrive un pò cosa avvenne durante la "conquista" cinese del Tibet, etc, un pò perchè descrive il Tibet e la vita dei pastori nomadi.....
Riporto alcune parti:
" si diede ad osservare la straoridnaria dimora dove si trovava. La tenda era nera quadrangolare di feltro era ricavata dal pelo dello yak ed era sorretta da solidi pali di legno. [...]dal suo giaciglio Wen cercò di farsi un'idea sui suoi ospiti, ma le fu impossibile [...] le sembrava tutto insolito e bizzarro, non ultimo il peculiare odore che aleggiava nell'aria e che sapeva di sterco, sudore e cuoio".
"si voltò e lo vide sventolare una bianca sciarpa di seta hada che aveva strappato da una fila di bandierine di preghiera agitate dal vento, gridando qualcosa che non riuscì ad afferrare. Si precipitò verso di lui zizgando fra le pietre mani antiche forse migliaia di anni..." Tratto da La stada celeste, di Xirnran, pag. 74, 75, 150,151, sperling paperback.
Questo libro è scritto così bene, che quando qualche tempo fa ho visto un documentario sui pastori nomadi mi pareva di aver già visto tutto, o di conoscrle già.....
Il secondo libro è + famoso perchè è stato il primo in classifica per un bel pò, ora è all'ottavo posto, sto parlando del Cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini.
Il successo del libro è meritatissimo, una storia bellisma, uno spaccato di storia afgana raccontata attraverso le vicende personali di un ragazzo, che diventato uomo torna a fare i conti col suo passato e col suo paese.
Anche per questo una parte, tratta dall'incipit del libro:
"Sono diventato la persona che sono oggi al''età di docici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla...[...] Non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente".
Lo stesso autore ha pubblicato ora un'altro libro, che è sempre ai primi posti in classifica, Mille splendidi soli, ma questo non l'ho ancora letto.....ma sicuramente ve ne parlerò tra un pò
domenica 8 luglio 2007
Dalla Cina con furore
Si può deludere un amore per un'idea.....
Cinemando Harry Potter
I libri della Rowling sono entusiasmanti davvero. Io all'inizio ero molto scettica in merito. E pensavo fosse una cosetta commerciale etc, poi un giorno non avevo nulla da leggere, e visto che la mia sorella li stava leggendo, ne ho iniziato uno....e poi sono rimasta stregata. E non solo io......quindi ve li consiglio....
sabato 7 luglio 2007
Saffo
Gli alberi
"Tutto il mondo filtrato dagli alberi, dai loro rami grossi, e dalle loro foglie sottili. Tutto si placa a stare lì e guardare una delle cose più belle al mondo.
Se ne stanno, fermi e quieti, non li smuove nessuno.
Stanno lì e vivono. Stanno lì e si fanno cullare dal vento, e ondeggiano.
Ondeggiano.
E poi hanno quel modo tutto loro di prendere il sole. Né si bruciano, nulla! Se lo lasciano passare attraverso.
Punto!
Stanno lì e prendono il sole e lo trasformano in luce propria, filtrata, pulita".
lisa
Un altro must: Daniel Pennac
Cmq, aneddotti parigini a parte, Pennac mi ha introdotto al concetto di tribù: ovvero quella sovraspecie di famiglia allargata comprendente i legami parentali, ma anche quelli di sangue non sangue, insomma.... se non ci avete capito molto allora partite dal primo e leggete.... o vi innamorate oppure no....sintetizzare Pennac con una frase si può? Bo!
Forse così:
.............
si perchè Pennac, lascia anche i silenzi nei dialoghi, e forse è questo Pennac.
Frattanto vi lascio a una bella interpretazione di Claudio Bisio, che ha fatto anche uno spettacolo sul Signor Malaussene, ma che non trovo adesso, qui una interpretazione da Grazie, monologo scritto sempre da Pennac.
A proposito di Ennio
Alessandro Baricco: un must, almeno per me....
La storia di un musicista e di musica jazz, forse è il libro che rappresnta l'emblema del jazz...
"di una sola cosa mi fregava nella vita: suonare la tromba. Così quando venne fuori quella storia che cercavano gente per il piroscafo, il Virginiam, giù al porto, io mi misi in coda. Io e la tromba. Gennaio 1927. Li abbiamo già i suonatori, disse il tizio della compagnia. Lo so, e mi misi a suonare. Lui se ne stette lì a fissarmi senza muovere un muscolo. Aspettò che finissi, senza dire una parola. Poi mi chiese:
Cos'era?
Non lo so.
Quando non sai cos'è, allora è jazz....." (tratto da Novecento, di A.Baricco)
Ovvimente Baricco sarà un must nei miei interventi......alla prossima
Da euterpe ad Allevi.....
Come sei veramente, buon ascolto!!
Euterpe: nuovo spazio
