domenica 9 marzo 2008

Persepolis

Un film molto 8 marzo.............molto bello.......ma anche molto da amaro in bocca.......................da non perdere......!!!!!

Il tutto dal il primo fumetto iraniano mai realizzato, e nasce dalle matite di Marjane Satrapi nel 2000. L'opera viene pubblicata per la prima volta in Francia proprio nel 2000

mercoledì 13 febbraio 2008

Dentro lo spirito di Euterpe

L'IDEALE DELL'OTIUM LETTERARIO..........................

Dimmi, o padre, quanto valuti tu questi beni che sono alla portata di tutti: vivere come vuoi, andare dove vuoi, stare dove vuoi, riposare di primavera sopra un giaciglio di fiori purpurei, d'autunno tra mucchi di foglie cadute; ingannare l'inverno con lo starsene al sole, l'estate con l'ombra e non sentire ne l'una ne l'altra stagione se non fin dove tu vuoi? Ma in ogni stagione essere padrone di te, e, dovunque ti trovi, vivere con tè stesso, lontano dai mali, lontano dall'esempio dei cattivi, senza essere spinto, urtato, influenzato, incalzato; senza essere trascinato a un banchetto mentre preferiresti aver fame, costretto a parlare mentre brameresti star zitto, o salutato in un momento inopportuno, o afferrato e trattenuto agli angoli delle strade e, secondo i dettami di un'educazione grossolana e sciocca, messo tutto il giorno in berlina a osservare chi ti passa dinanzi: chi ti guarda ammirandoti come una rarità, chi arresta il passo quando t'incontra, chi curvandosi si accosta al compagno e gli sussurra non so che nell'orecchio sommessamente, oppure chiede di te a quelli in cui s'imbatte; chi ti spinge tra la folla dandoti fastidio, o ti cede il passo dandoti ancor più fastidio; chi ti porge la mano, chi se la porta al capo; chi si appresta a farti un lungo discorso quando c'è poco tempo, chi ammicca senza parlare e passa avanti stringendo le labbra. Quanto valuti, infine, non invecchiare tra i fastidi, non premere sempre ed esser premuto fra uno stuolo di salutatori, non aver mozzo il respiro, ne sudare in pieno inverno colpito da tristi esalazioni; non disimparare l'umanità in mezzo agli uomini e, infastidito, prendere in odio ogni cosa, gli uomini, gli affari, coloro che ami, te stesso? Non dimenticare le cose che ti stanno a cuore per dedicarti a molte che non ti fanno piacere? [...]

Frattanto, stare come in un posto di vedetta, osservando ai tuoi piedi le vicende e gli affanni degli uomini, e vedere ogni cosa - e particolarmente te stesso - passare con tutto l'universo; e non dover sopportare le molestie di una vecchiaia furtivamente insinuantesi, prima di averne sospettato l'appressarsi (questo accade a tutte le persone indaffarate), ma vederla molto tempo prima, e prepararle un corpo sano e un animo sereno. Sapere che questa non è la vita, ma l'ombra della vita; un albergo, non una casa; una strada, non la patria; una palestra, non una stanza. Non amare ciò che è transitorio e desiderare ciò che rimane: ma finché quello ci è accanto, sopportarlo in pace. Ricordar sempre di essere mortali, cui tuttavia è stata assicurata l'immortalità. Far andare indietro la memoria, vagabondare con l'animo per tutti i tempi, per tutti i luoghi; fermarsi qua e là, e parlare con tutti quelli che furono uomini illustri; dimenticare così gli autori di tutti i mali che ci sono accanto, talvolta anche noi stessi, e spinger l'animo tra le cose celesti, innalzandolo al di sopra di sé; meditare su ciò che lì accade, accendere con la meditazione il desiderio, ed esortare per converso te stesso, accostando al tuo cuore già in fiamme le fiaccole, per così dire, delle parole ardenti.

È questo un frutto — e non è l'ultimo - della vita solitaria: chi non l'ha gustato non l'intende. Frattanto - per non tacere di occupazioni più comuni - dedicarsi alla lettura e alla scrittura, alternando l'una come riposo dell'altra, leggere ciò che scrissero gli antichi, scrivere ciò che leggeranno i posteri, a questi almeno, se a quelli non possiamo, mostrare la gratitudine dell'animo nostro per il dono delle lettere ricevuto dagli antichi; e verso gli antichi stessi non essere ingrati nei limiti che ci sono consentiti, ma render noti i loro nomi se sconosciuti, farli ritornare in onore se caduti in dimenticanza, trarli fuori dalle macerie del tempo, tramandarli alle generazioni dei pronipoti come degni di rispetto, averli nel cuore, averli sulle labbra come una dolce cosa; in tutti i modi insomma, amandoli, ricordandoli, esaltandoli, render loro un tributo di riconoscenza, se non proporzionato, certo dovuto ai loro meriti.

(tratto dal I libro del de vita solitaria)

Francesco Petrarca

sabato 19 gennaio 2008

In memoria di un grande uomo

Accadeva qualche decennio fa che un grande uomo abbia parlato di uguaglianza e abbia lottato per ottenerla........
Ecco un contributo alla sua memoria:

giovedì 10 gennaio 2008

Alla fine del numero 7

Allora cari amici harripotteriani, come state? Avete letto l'ultimo libro della saga?
Io sì! ne sono stata letteralmente stregata per due giorni, non ho fatto altro! Dunque che dire? Allora per amor di chi ancora non lo ha letto non dirò nulla sulla trama, e non è facile!
Sono rimasta contenta, perchè la storia finisce bene ( anche se sembra di no per un pò), perchè c'è uno spiraglio a che quel mondo lì non muoia..........Il libro è pieno di colpi di scena, un capitolo dopo l'altro.........tutto un andare qui e là e fare questo e sappare da lì....etc etc. C'è una bella evoluzione dei personaggi, gli insicuri prendono coraggio, i coraggiosi emergono, il buono ha i suoi lati bui, i cattivi sono cattivi, ma non proprio tutti! Il bello di tutto è che anche se sono in lotta col male, e la gente muore come pere cotte ( a proposito ci sono delle morti davvero tristi), cmq c'è speranza, la gente ama, si sposa, fa i figli, vuole bene, lotta etc...........
A tutti gli anti-potteriani dico: ma lo avete mai letto? A i clericali contro harry dico: non ci capite nulla, è una storiella, ok, ma scritta bene, un mondo bello, ed è tutta una riflessione sull'importanza di volere bene e fidarsi degli altri........e di come c'è sempre una scelta!
buona lettura a tutti!

martedì 8 gennaio 2008

Dolcezza tra i ghiacci!!!!!!

Questo "film" è uscito qualche tempo fa...... ma ultimamente mi è capitato di riesentire la colonna sonora....e allora volevo ricordarvelo..........Il film più che un film è un documentario e fa vedere come si svolge la vita del pinguino imperatore..........la vita nel senso di come fanno a nutrirsi, di come si amano e hanno bambini ecco......sono buffissimi, ma anche dolcissimi!!!! Si tengono stretti e stretti nel freddo, fanno una lunga marcia per trovare un posto sicuro e per il cibo......................usa storia bellissima made "in natura"
E il tutti accompagnato da una bellissima colonna sonora.....eletrronica, ma formidabile!!!
Sto parlando della marcia dei pinguini:


venerdì 7 dicembre 2007

Una bella ninna nanna

Eccovi una nella ninna nanna dei mitici Modena city Ramblers..........una delle mie canzoni prefetite, magica davvero.....Vi riporto il testo e la versione audio.....

"Camminavo vicino alle rive del fiume nella brezza fresca degli ultimi giorni d'inverno e nell'aria andava una vecchia canzone e la marea danzava correndo verso il mare. A volte i viaggiatori si fermano stanchi e riposano un poco in compagnia di qualche straniero. Chissa dove ti addormenterai stasera e chissà come ascolterai questa canzone. Forse ti stai cullando al suono di un treno, inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino e se sei persa in qualche fredda terra straniera ti mando una ninnananna per sentirti più vicina. Un giorno, guidati da stelle sicure ci ritroveremo in qualche ancgolo di mondo lontano, nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati o sui sentieri dove corrono le fate. E prego qualche Dio dei viaggiatori che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno e un angelo bianco seduto alla finestra".

Lezioni di cioccolato

Allora vi segnalo un film frizzante che dovrebbe essere ancora al cine!
E' "lezione di cioccolato" con il bonazzone di turno Luca Argentero e la love story simpatica.....ma la cosa carina è la trasposizone sdrammatizzante del rapporto tra immigrati e autoctoni! In particolare tra un geometra stronzetto e un manovale egiziano che fa lavorare a nero. Le ironie della vita faranno in modo il geometro avrà una lezione, non solo in termini di cucina, ma amche nella vita e diventerà il migliore amico dell'egiziano!!!!!
Non perdetevelo......